Eccoci qua, inizia un nuovo anno ma la burocrazia resta, quella non se ne va mai, purtroppo...
Sono una mamma affidataria single, in attesa di adozione con art.44, con sentenza prevista a novembre ma "opportunamente" rinviata a febbraio non si capisce bene per quali motivi.
Convocate dal Tribunale dei Minori della sua cittá di origine per fine novembre, ci facciamo le nostre sette ore di treno e, finalmente, arriviamo.
Felicissime attendiamo la mattina seguente, giorno in cui alle 9.30 del mattino era prevista la nostra convocazione in Tribunale per adozione.
Arriviamo e sono in ritardo.
Dopo un'ora circa ci chiamano, entriamo in Aula e ci sentiamo dire che saremmo dovute tornare a febbraio, anche se lei farà diciotto anni a dicembre nel frattempo loro avrebbero raccolto ulteriori relazioni e informazioni relative all'andamento dell'affido che, suppongo, avrebbero potuto e dovuto giá avere.
Lo sgomento.
Mia figlia triste e arrabbiata, io incapace di trovare un senso logico a tutto ciò.
Perchè?
Ci rifacciamo le nostre sette ore di treno e torniamo a casa.
Lei è un'adolescente in affido da un anno e mezzo, considerando anche il periodo di avvicinamento la conosco da due anni e da giugno 2023 è con me con sentenza di affido del Tribunale dei Minori.
Perchè allora?
Sto continuando a chiedermelo e, ancora oggi, non trovo risposta.
Diventare mamma affidataria di un'adolescente con l'autostima sotto i piedi e l'incazzatura a palla non è una passeggiata di salute emotivamente parlando, hai a che fare con una personcina giá sufficientemente provata e bastonata dalla vita, se a questo si aggiunge una inutile lungaggine burocratica e una non tutela del suo diritto di essere ascoltata e tutelata da chi si occupa dei diritti dei minori diventa un massacro.
Mia figlia arriva da me in affido a giugno 2023, NUDA e CRUDA dico io.
Due foglietti di una vecchia 104 e Stop, il resto, dopo due comunitá, svanito nel nulla.
Ripartiamo da zero.
Ricominciamo dalla neuropsichiatria infantile, poi umee, nuova diagnosi, cambio residenza, iscrizione a scuola, manca il suo certificato dei vaccini, il tutore legale svanito nel nulla...
Fortunatamente mi faccio seguire da Emilia e, dopo mesi di attesa, riesco ad avere il benedetto foglio dei vaccini.
Come immaginavo non aveva fatto tutte le vaccinazioni obbligatorie dei 16 anni...prendiamo appuntamento e, pian piano recuperiamo tutti i vaccini per consegnare poi copia anche alla scuola.
Nel frattempo mi rendo conto che non ci vede bene, lei mi conferma e mi dice che aveva fatto giá una visita oculistica quando era in comunitá ma non le avevano comprato occhiali nuovi.
Erano anni che portava occhiali completamente inutili, non vedendo nulla.
Scopro che soffre di otiti frequenti e mi viene il dubbio che possano essere i denti, aveva due carie profondissime una delle quali ha richiesto addirittura devitalizzazione del dente.
Fortunatamente scompaiono le otiti.
Alla richiesta dei medici: "E' allergica a qualcosa? A qualche tipo di farmaco?" io non so rispondere, mi devo fidare di lei che dice di no.
Nessuna cartella medica, NESSUNA.
La dottoressa stenta a crederci ma è cosí, prima di diventare figlia mia era INESISTENTE.
Perchè? Come è possibile che accada?
Ora che ha compiuto 18 anni ( ovviamente PRIMA dell'udienza adozione art.44) vorremmo fare lo spid, per accedere al bonus cultura per i diciottenni. Andiamo in posta, spieghiamo la nostra situazione e ci dicono di no, conviene aspettare adozione perchè poi cambierebbe tutto. Stessa cosa per documenti e per la 104. Ora siamo alla ricerca, per l'ennesima volta, di un documento che, richiesto, NESSUNO ci ha ancora risposto alla mail. Il tutore legale, giá parecchio latitante, al compimento dei 18 è completamente sparito.
E noi siamo "a caccia" del diploma di terza media che, come tutto il resto, bisogna rintracciare e sperare che la burocrazia non ci sotterri...la scuola media dice che è documento ufficiale e va consegnato di persona, la scuola attuale dice che lo vuole in copia originale e via dicendo, ognuno scarica la patata bollente come meglio può e lei, nel frattempo, giá ferita in abbondanza da un sistema che funziona male, ne fa le spese.
Perchè?
Possibile che questa figlia sia stata completamente "dimenticata" da un sistema che, in Aula di Tribunale, non si è neppure preoccupato di chiederle
"Come stai?"
Se le avessero chiesto "come stai?" la sua risposta sarebbe stata:
"Ora bene ma rimandatemi a casa alla svelta che ora sono felice".
Ma non le è stato chiesto.
Una mammamatta felice con figlia neodiciottenne molto arrabbiata con il sistema e con la burocrazia che spesso, quando racconta del suo passato, afferma: "Tanto di me non gli fregava niente a nessuno".
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