Il supremo Interesse del Minore? A noi, famiglia affidataria, ce l' hanno allontanata in un'ora. Penserà di essere stata abbandonata.

Siamo una coppia di genitori biologici di un bimbo di 8 anni.

Ci siamo aperti all’affido nel 2021, accogliendo in casa nostra un bambino di quasi 6 anni, coetaneo di nostro figlio, per un anno esatto.

 

Finita questa bella esperienza, chiedemmo ai servizi un periodo di ripresa e, dopo circa 3 mesi, ci proposero di accogliere una bimba, solo per un breve periodo, circa un mesetto.

Con mio marito riflettemmo che un mese sarebbe passato in fretta e che donare amore non ci avrebbe fatto male.. così il giorno dopo contattammo i servizi dando la nostra disponibilità e ci venne comunicato che la bambina era in realtà una neonata di 20 giorni appena.

Questo ci sorprese positivamente e ci emozionò tantissimo: ci saremmo messi in gioco per la seconda volta.

Il mese previsto passò velocemente ma nessuno si fece sentire.

Alla nostra richiesta di aggiornamenti, il tutore ci comunicò che il tempo si sarebbe protratto un altro po'.

I giorni continuarono a passare, così anche i mesi.. la piccola cresceva e con lei i suoi sorrisi e l’attaccamento reciproco, sia con noi che con nostro figlio, il quale si comportava sempre più come un fratellino maggiore.

Inutile dire che in brevissimo tempo ci innamorammo di questa splendida cucciolotta.

 

A febbraio venimmo convocati dai giudici onorari del TM, i quali ci prospettarono un’imminente dichiarazione di adottabilità per la bambina e la possibilità che entro la metà del mese di marzo fosse già inserita nella famiglia scelta per divenire la sua famiglia definitiva.

 

Da parte nostra, nonostante avremmo voluto urlare a gran voce i nostri sentimenti e la nostra disponibilità a continuare a tenere noi la piccola, su consiglio insistente dei servizi e del tutore, non dovevamo far trasparire alcun sentimento o intenzione del genere.

Io, però, sono troppo empatica per tacere e azzardai qualche timida espressione, tipo rispondere alla domanda su come immaginassi la futura famiglia della bambina, con un innocente “non potremmo essere anche noi?”.

Tale esternazione, come previsto, non piacque ai giudici onorari, i quali mi etichettarono subito in quanto a loro parere questa mia espressione lasciava trapelare un intento diverso da quello solidale proprio dell’istituto dell’affido e lasciava presagire che non fossi pronta a collaborare per favorire l’imminente traghettamento della minore nella famiglia definitiva.

In ogni caso, Marzo passò senza che nessuno si facesse sentire.. arrivò anche Aprile e dopo Maggio.

Arrivarono anche i primi dentini, lo svezzamento con le prime pappine, le prime sillabe e dei dolci “pa-pà”.. e anche i primi bagnetti al mare.

La nostra vita trascorreva come una vera famiglia felice e i mesi diventarono quasi 8.

Come tutte le favole che si rispettino, però, arriva sempre il momento in cui un finto buono bussa alla porta. In un gruppo social venni in contatto con un’avvocata esperta, a suo dire, in diritto di famiglia e le raccontai la nostra vicenda e di come fossimo stati istruiti che come genitori affidatari non avremmo potuto né dovuto dare la nostra disponibilità all’adozione anzi, testuali parole del tutore, che “non avremmo mai potuto essere noi la famiglia prescelta per accogliere la bambina in maniera definitiva”.

Al che l’avvocata si diceva assolutamente in disaccordo con questa presa di posizione, anzi citava molti casi, in vari tribunali d’Italia, in cui famiglie affidatarie, in base a delle particolari condizioni che vengono a crearsi a seguito di un affido prolungato nel tempo, avessero chiesto e ottenuto di adottare i minori loro precedentemente affidati.

 

Inutile dire che la cosa ci rincuorò e ci affrettammo, su pressione dell’avvocata, a presentare istanza ex art.44 presso il TM, con l’intento di dare la nostra disponibilità all’adozione. La cosa ci venne prospettata come assolutamente fattibile e anche urgente, onde evitare che la bimba diventasse adottabile mentre il TM non era a conoscenza della nostra disponibilità. Nella peggiore delle ipotesi, ci disse, come già accaduto da altre parti, il TM poteva respingere l’istanza e non tenerne conto o accantonarla per poi rivalutarla nel momento in cui il minore veniva dichiarato adottabile.

Con il senno di poi mai decisione fu più azzardata e autolesionistica per noi!

Il TM rigettò l’istanza, adducendo come motivazione che, nel caso specifico del minore a noi affidato, non si ravvisavano le condizioni e le situazioni particolari contemplate dall’ex art.44 e che la nostra Istanza (che scopriamo, ignoranza nostra, essere una Domanda di Adozione vera e propria e non soltanto una dichiarazione di disponibilità, per come ci era stata invece prospettata..) era assolutamente prematura, non configurandosi in 7 mesi (nonostante fossero l’intera vita della bambina) un prolungato periodo di affido così come previsto dalla legge.

La cosa ci dispiacque, ma eravamo preparati e, come ci confermò anche l’avvocata, avremmo semplicemente ripresentato l’Istanza una volta informati dell’adottabilità della minore.

 

La cosa più sconvolgente e drasticamente negativa, invece, si verificava dopo pochissimi giorni quando, con una semplice comunicazione telefonica da parte dei servizi sociali, ci veniva comunicato che l’indomani avremmo dovuto accompagnare la bambina presso i loro uffici perché il TM, con un provvedimento d’urgenza, aveva disposto che venisse affidata ad altra famiglia. Non data in adozione, ma AFFIDATA ad altri e tolta da noi, letteralmente strappata, come se avessimo commesso qualche crimine o fossimo venuti meno ai nostri doveri genitoriali.

 

Il nostro crimine, invece, scoprimmo essere stato proprio quello di dichiararci disponibili ad adottare la bambina e che questo aveva scatenato questa reazione violenta e prepotente (concedeteci il termine) da parte del tribunale che sembrava non avere nessun altro intento che quello di sottrarci la bambina e “piazzarla” altrove, ovunque ma non più presso di noi.

In barba al “supremo diritto del minore” e a tutte le belle parole e presunti princìpi di valutazione dei quali si fanno scudo tutti gli operatori del settore, che non si capisce bene quali approfonditi studi abbiano effettuato anche solo per pensare di agire in questo modo.

A niente è servito implorare di rivalutare la cosa, chiedere quale fosse stato il nostro crimine: la decisione del TM era irrevocabile e immediata.

A completare il trattamento davvero inqualificabile a noi riservato, in fase di ‘consegna’ della bambina ad altra famiglia affidataria, scopriamo che in realtà è stata affidata ad una Casa Famiglia e noi la diamo tra le braccia dell’assistente sociale responsabile di tale struttura, nemmeno direttamente alla famiglia che dovrà curarla.

 

Senza possibilità di interloquire, di lasciare informazioni importantissime a quell’età, sull’alimentazione, sulle cure che stavamo portando avanti, sulle abitudini quotidiane della bambina.. nulla di nulla, semplicemente come fosse un pacco postale da spostare da un magazzino ad un altro.

Dietro nostra richiesta, come sarebbe ovviamente giusto e nei miglior interessi della minore, i servizi istruivano l’assistente sociale di metterci in contatto con la nuova famiglia, onde poter avere notizie, qualche incontro.. insomma un inserimento graduale presso di loro che non costituisse un distacco così brusco della bambina dalla nostra famiglia.

 

Ci lasciamo con questa promessa che però, dopo poche ore, si dimostra una pia illusione, perché non riceviamo nessuna informazione né telefonata né possibilità di contatto con la bambina che, di fatto, è stata sradicata da quella che per tutta la vita, da 20gg a 8 mesi, ha conosciuto come la sua famiglia, senza possibilità di saperne più nulla.

 

Negli interessi di chi può essere una tale modalità operativa? E nostro figlio? Ha 8 anni e si è visto sottrarre da un giorno all’altro quella che di fatto era la sua sorellina minore.. qualcuno ha pensato anche ai suoi interessi? A tutelarlo emotivamente ed affettivamente? E la bambina? Che da un giorno all’altro non ha più visto gli ambienti, le luci, sentito le voci, i suoni, gli odori di quella che per lei era la sua casa, i volti di quelli che erano mamma e papà.. ma si è vista catapultata in una realtà nuova e completamente diversa,

sconosciuta.

Siamo profondamenti delusi dalle istituzioni, dal TM , dal tutore, da tutti gli operatori che avrebbero dovuto tutelare tutti noi e la bambina; siamo incredibilmente segnati e traumatizzati oltre che emotivamente devastati da tutta questa faccenda. Tanto da volerla sbandierare al mondo intero affinché si sappia come si comportano tutti questi signori che dovrebbero occuparsi dell’armonica crescita e formazione dei minori, con la speranza che qualcuno prenda a cuore questo modus operandi e si preoccupi

di intervenire e porre fine a questo scempio di pura prepotenza e assoluta freddezza d’animo.

 

Nel frattempo, abbiamo avuto gentile concessione di un incontro con il Presidente del TM  il quale, dopo averci fatti esprimere, si è dimostrato dispiaciuto e contrariato del modo in cui si è svolta tutta la faccenda e ha espresso la sua assoluta disponibilità a valutare, insieme ai giudici e al tutore, la possibilità di qualche apertura, in modo da farci avere notizie o, ancora meglio, qualche incontro con la bambina.

La cosa ci ha notevolmente rincuorato ma, come sempre, profondamente delusi quando il tempo è passato e dal 21 settembre (data dell’incontro con il Presidente) ad oggi non abbiamo avuto nemmeno un minimo riscontro, nonostante i ripetuti solleciti via PEC.

Continuiamo ad essere ignorati del tutto.

Sappiamo di aver agito forse impulsivamente e di certo prematuramente, ma soltanto perché mal consigliati e assolutamente in buona fede. Ma la reazione così violenta che questo ha scatenato e le ripercussioni che ci sono state su tutti gli attori coinvolti in questa faccenda è assolutamente fuori luogo e

inappropriata.

Non abbiamo sinceramente più parole.

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Commenti: 22
  • #1

    Genzina (venerdì, 29 dicembre 2023 05:48)

    Il male assoluto dei minori sono le istituzioni in primis. Questo è stato un vero e proprio dispetto, una presa di posizione che ha tenuto in considerazione una sola cosa ovvero la sciocca nonché maligna convinzione da parte di alcuni individui che si definiscono a TUTELA DEI MINORI, che chi si rende disponibile all'affido sia in realtà animato dal desiderio di adottare e voglia usare una chiamiamola scorciatoia. È vergognoso che non si sia tenuto conto della bimba in alcun modo, è vergognoso che possano esistere individui così crudeli, perché di crudeltà verso un essere innocente si tratta.

  • #2

    Tania (venerdì, 29 dicembre 2023 11:01)

    Siamo una famiglia affidataria e purtroppo ne abbiamo viste di tutti i colori... No non è tutela dei minori Non è mettere loro al centro e lo dico sia per i figli biologici che per quelli in affido e poi diciamolo questi cuccioli mantengono un intero sistema dalle case famiglie in poi e quel che è peggio è che siamo totalmente impotenti davanti a un sistema che non è uguale su tutto il territorio nazionale e non tutela i minori.

  • #3

    Frida Tonizzo, anfaa , torino (venerdì, 29 dicembre 2023 11:03)

    Il comportamento degli operatori e dei giudici confluiscono con quanto disposto dalla legge n. 173/2015 ;che ha affermato il DIRITTO ALLA CONTINUITA AFFETTIVA DEI MINORI AFFIDATI. È una legge che viene violata sovente e che noi associazioni di famiglie affidatarie dobbiamo far rispettare sostenendo le singole situazioni epretendendo anche la definizione delle modalità e dei tempi per continuare i rapporti col bambino anche qdo viene adottato da un' altra famiglia. Questo nell' interesse del bambino che se ha negato questo suo diritto. Abbiamo combattuto a lungo per arrivare alla approvazione fi questa legge, ora dobbiamo continuare a impegnati per farla applicare . Parliamone

  • #4

    Nila (venerdì, 29 dicembre 2023 13:13)

    eh già,hanno tutelato l' interesse del minore!!!!Non so cosa mi trattiene dal bestemmiare con tutta la rabbia che ho in corpo! Tutto il mio appoggio alla famiglia!!!!

  • #5

    silvia aimone (venerdì, 29 dicembre 2023 14:09)

    Ancora una volta i servizi deviati compiono un abuso istituzionale di enorme gravità, senza che alcuno ponga loro limiti. Le leggi non servono. La legge sulla continuità affettiva, che pur ha richiesto tanto impegno a suo tempo, è una presa in giro, laddove dichiara che il mantenimento dei legami pregressi vada mantenuto " se nell' interesse del minore" . I servizi deviati e corrotti abusano liberamente del proprio potere decisionale, mente le famiglie affidatarie vengono regolarmente scavalcate e maltrattate ed i bimbi, i più fragili, sbatacchiati a seconda di interessi che nulla hanno a vedere con la loro persona e la loro vita.

  • #6

    Tiziana Sabia (venerdì, 29 dicembre 2023 21:24)

    Ho vissuto una situazione "simile" o forse peggio..nel mio caso il bambino mi era stato "affidato" dalla comunità in maniera del tutto illegale ( vengo a sapere dopo) in modo che io mi potessi occupare di lui in tutto e per tutto ..pernottamento incluso...aveva appena 6 mesi.
    Durante tutto un anno dove ormai l'attaccamento era diventato morboso e aspettando la sentenza definitiva del piccolo faccio richiesta di domanda di adozione presso il Tm di Palermo in modo da poter eventualmente essere presa in considerazione. A Gennaio 23 il piccolo viene dichiarato adottabile ..mi viene detto dopo un anno di non vedere più il bambino in modo da evitare eventuale attaccamento ( dopo 1 anno ridicoli)...mi vietano di andare in comunità a salutare il piccolo l'ultima volta..mi Reco al tribunale dei minori parlo col presidente e lei dispiaciuta mi chiede il nome del bambino ...vedrò disse...sorvolando sul fatto che mi veniva dato deliberatamente da una comunità che non aveva autorizzazione a farlo. Anche il giudice onorario fece finta di niente....io e mio marito sconvolti e disgustati..tramite avvocato inviamo istanza per eventuale adozione ma neanche a dirlo...rigettata

  • #7

    Vania Liscio (sabato, 30 dicembre 2023 00:27)

    Sono stata madre affidataria per 5 anni.
    Adesso madre adottiva da pochi mesi.
    Anche noi con un figlio biologico di 10 anni quando è iniziata l' avventura.
    È stata molto dura, ma ce l' abbiamo fatta.
    Se vuoi ci sentiamo in privato a questa mail anfaabasilicata@gmail.com
    Posso comprendere a fondo come vi sentite.

  • #8

    Concetta da catania (sabato, 30 dicembre 2023 08:25)

    L ufficio affidi non tutela l interesse del.minore ma fanno i.loro interessi....

  • #9

    Elisabetta (sabato, 30 dicembre 2023 14:22)

    Sono profondamente toccata da questa vicenda. Ma non sono stupita perché non credo nella giustizia. Purtroppo chi ha potere spesso lo applica in maniera insensata solo per dimostrare di averlo. Mi dispiace moltissimo di non poter fare nulla per lenire il dolore provocato a tante persone da queste decisioni.

  • #10

    Giuliana (sabato, 30 dicembre 2023 14:47)

    Sono un operatore dei servizi e devo dire che è vergognoso come hanno non lavorato purtroppo i giudici in Italia se sbagliano non ne rispondono mai

  • #11

    BARBARA LAZZARETTI (sabato, 30 dicembre 2023 17:05)

    A noi è successa la stessa identica cosa...un dolore infinito.Mio marito ed io siamo di Modena

  • #12

    Maria Dolores (sabato, 30 dicembre 2023 17:29)

    Anche noi abbiamo avuto lo stesso trattamento... E mio figlio biologico... Ne soffre ancora.... Portato anche da uno psicologo...e non mi esprimo...

  • #13

    Pierluigi (sabato, 30 dicembre 2023 19:04)

    Anche noi abbiamo vissuto e stiamo vivendo qualcosa di paradossale, assurdo, che ci ha portato alla sensazione totale di sentirsi impotenti nella tutela dei diritti di un minore e in generale umani. Ci sono stati collocati 2 nipotini piccolissimi, 1-2 anni. Affetto ed attaccamento profondissimo, una gioia solo vederli. Ma sottolineo, i servizi ce li hanno "collocati", senza avere alcun diritto o sostegno economico, quindi dovevamo per forza continuare a lavorare. Il "troppo lavoro", come ha relazionato l'a.s. è stato motivo per cui ci hanno costretti a doverli dare ad una famiglia affidataria, passando dai servizi, quindi mai conosciuta, mai nessunissima notizia. Ad oggi sono 6 mesi che non li vediamo, perché noi siamo "solo" gli zii, non i genitori. Uno strazio indicibile, un trauma dell' abbandono subito dai bimbi. Questi sono i servizi sociali. Incompetenza e disumanità.

  • #14

    Claudia (sabato, 30 dicembre 2023 19:22)

    Ciao a tutti tutte
    Anche io e mio marito abbiamo avuto un esperienza di affido familiare esterno....
    E un altro in un istituto di Genova dove andavamo noi presso la struttura di sabato o domenica e la bimba stava con noi x2 ore in una stanza del loro nido interno.
    La bimba aveva 15 mesi abbandonata da madre naturale e riabbandonata dai genitori adottivi.
    Sappiamo che poi la bimba è stata adottata .
    Nel frattempo noi abbiamo avuto una nostra figlia che ora ha 19 anni.
    Cmq anche noi abbiamo fatto il percorso x fam affidataria e poi adottiva.
    I servizi sociali ci hanno sospeso la nostra disponibilità mentre facevamo il percorso adottivo.
    Inoltre ci avevano detto che potevamo andare in alcuni istituti nel fine settimana come appoggio con bimbi dai 6 ai 10 anni.
    Non potevamo andare x loro in un istituto che aveva bimbi piccoli dai 0 ai 3 anni ed era l età che avevamo scelto x un eventuale affido.
    Alla fine siamo arrivati nell istituto che accoglieva i piccoli dai 0 ai 6 anni.un istituto di suore contente della nostra disponibilità ad aiutarle
    Siamo entrambi educatori e alla fine Dio ha fatto la strada e siamo riusciti ad entrare e a conoscere questa meravigliosa bimba.
    L ultima volta che siamo andati abbiamo spiegato che avevamo saputo da pochissimo che ero in stato di gravidanza quindi non saremmo più andati x un periodo.
    La suora ci disse che era contenta x noi e anche perché forse avevano trovato una famiglia x questa bimba.
    Nel momento in cui abbiamo salutato la piccola e l ho consegnata mi disse mamma e così decidemmo che se avessimo avuto una bimba le avremmo dato lo stesso nome.
    Così è stato abbiamo avuto una femmina che ora ha 19 anni.
    Per noi è stato un miracolo perché i servizi sociali avevano chiuso la strada x questo istituto ma le vie del Signore non sono le nostre.
    È stato un piacere leggere questa storia e tutte le altre anche se dispiaciuta xche i servizi cercano famiglie affidatarie e poi quando ci sono quelle disponibili non le considera o le usa .
    Buona serata a tutti voi

  • #15

    Diana (sabato, 30 dicembre 2023 19:23)

    Le istituzioni sbagliano di grosso e sulla pelle dei minori , nessuno paga gli errori commessi, non ascoltano e interpretano a loro piacimento certe situazioni, poveri bambini ,una vergogna!

  • #16

    Loretta (sabato, 30 dicembre 2023 19:25)

    Succede, ma uno specialista esperto si sarebbe appellato alla teoria dell'attaccamento ed al risciò di un blocco evolutivo correlato.
    Questa bambina sta subendo un danno iatrogeno.

  • #17

    Linda (sabato, 30 dicembre 2023 22:46)

    Una vera vergogna, non ho mai capito perché un genitore affidatario, quindi controllato e ritenuto idoneo ad affidargli un minore in difficoltà non possa adottarlo qualora ce ne fosse la volontà. Bisognerebbe darli a dei robot senz'anima per aspettarsi che non ci sia attaccamento. I sentimenti non si spengono con un telecomando ed è ripugnante e crudele pensare che sto schifo possa essere "il meglio x il minore"

  • #18

    Doriana (domenica, 31 dicembre 2023 05:03)

    Una vera vergogna..... io e il mio compagno stiamo vivendo un gran dolore in quanto la sua nipotina figlia di quella che era la figlia della sua compagna e da lui cresciuta, che a tutti gli effetti chiama papà. Torniamo alla bimba che per 8 mesi è cresciuta tra casa famiglia e i nostri affetti, attaccamento della bimba con me grandissimo e ad ottobre la madre decide di uscire dalla casa famiglia e da lì provvedimento di urgenza dove a fine ottobre viene fissata udienza e fine novembre veniamo a sapere di non essere stati presi in considerazione per l'affidamento della bimba.
    Inutile dire che non viene tenuto conto di quelli che sono i sentimenti non solo nostri ma soprattutto della bimba
    Inutile dire che quando succedono queste cose ke ustituzioni facciano abuso di potere.
    Inutile dire che purtroppo a discapito dei minori viene costruito un sistema dove ci sono troppi interessi.
    Mala legge sulla continuità affettiva, è una vera presa in giro, in quanto dice che il mantenimento dei legami pregressi vada mantenuto " se nell' interesse del minore".
    Invece non possiamo e non potremo più portare a casa questa meravigliosa bimba che si era tanto attaccata a noi e chissà se mai più saremo in grado di rivederla...... questo solo per uno schifoso sistema dei servizi.
    Inutile dire che leggere questa storia mi sono sentita infilare una lama nella ferita aperta

  • #19

    M'aMa-Dalla Parte dei Bambini (domenica, 31 dicembre 2023 09:32)

    Vi ringrazio di cuore delle vostre testimonianze che farò leggere alla famiglia.

    Se volete raccontare, in anonimato, le vostre storie di ' storture burocratiche' chiamatemi al 331 7910854.
    Se avete bisogno di un professionista serio che vi supporti scriveteci o compilate il Modulo.
    Io non penso ci siano cattive persone ma sbagliate procedure ❤️

    Emilia Russo


  • #20

    Pina (domenica, 31 dicembre 2023 15:59)

    Anche noi genitori affidatari e sapesste quante volte questo è successo...L interesse è quella dei giudici che devono elargire piaceri a coppie danarose e alle istituzioni che ci guadagnano

  • #21

    Barbara (domenica, 31 dicembre 2023 16:35)

    Anche noi abbiamo avuto una bambina di dieci anni in affido. Prima dell'affido ci avevano detto che aveva un LIEVE deficit cognitivo. Dopo l'affido ci è stata data la diagnosi: autismo di secondo grado, classificazione GRAVE. I dieci anni erano solo all'anagrafe. Nelle poche ore che trascorrevamo con lei, in una città a più di un'ora di distanza, per gli incontri protetti tutto bene. Avevamo pensato anche noi all'adozione, avendo la madre perso la potestà e padre inesistente. Ci avevano detto che avremmo avuto la priorità. Purtroppo la convivenza ha fatto uscire il suo enorme problema con tutte le sue conseguenze e tra lei e nostra figlia biologica di due anni maggiore non è andata per niente bene. Quindi è stato deciso per il bene di entrambe di finire l'affido entro il mese. Invece dopo neanche due giorni, in modo orribile, la bambina è stata presa da scuola davanti ai compagni attoniti senza avvisare nessuno e portata alla casa famiglia della città dove stava prima. Motivazione: c'era rimasto solo un posto. Non hanno portato via neanche le sue cose. È partita così, con quello che aveva addosso "perché sarebbe stato traumatico fare le valigie davanti a lei". Noi scioccati, le eravamo sinceramente affezionati, ed è stato traumatico. Per quanto ci riguarda, mai più. È un mondo orribile, pieno di burocrazia che non funziona, ma da noi pretendevano tutta la disponibilità quando pareva a loro. Poveri bambini. Mi dispiace per la vostra esperienza. I neonati poi sono gettonatissimi. La nostra bimba sarà difficilissimo che trovi qualcuno che la adotti.

  • #22

    M'aMa Dalla Parte dei Bambini (martedì, 02 gennaio 2024 22:05)

    Gentili "Dalla parte del cuore" ci spiace aver cancellato il vostro commento ma non sappiamo chi siete .
    Se volete presentarvi scrivete pure a mamadallapartedeibambini@gmail.com