#nonsimollaunbiiiip #adolescenza
È complicato allentare il guinzaglio, cercare la mediazione tra il "non se ne parla sei piccolo" ed il "si, in effetti potresti andare".
È che gli adolescenti in generale sono molto grandi per alcune cose è molto piccoli per altre.
Chi arriva poi in affidò/adozione questo divario lo ha ancora più accentuato.
Mescolato alla voglia estrema di rivincita sulla vita, di prendersi tutto, subito.
Perché sono a credito.
Di soldi, di amici, di conquiste, di lotte con i loro adulti di riferimento (non chiamateli genitori che si incazzano).
E allora che fai?
Concedi un pochino... Sperando di aver inculcato briciole di attenzione e prudenza. Sperando che non facciano troppe cavolate ed aspettando di rivederli comparire fuori dalla disco. Fiuuu. Andata.
E comunque:
Figlio: posso andareeee? So che vi chiedo molto, ma mi piacerebbe arricchire il mio bagaglio con esperienza di amore&affetto con i miei amici...
Genitore1: Ma dove?
Figlio: In discoteca, di notte!
Genitore2: Ah sai che me credevo! Pensavo in ritiro spirituale, da come l'hai messa!
Figlio: Genitori, aspetterò paziente che esaminiate la questione ed emettete il verdetto.
Dopo un giorno.
Figlio: ... Non vorrei fare pressing, ma...
Genitori: Dunque figlio, abbiamo deciso che, si puoi andare. Ma all'1.30 massimo te veniamo a raccatta'!
Bene.
Giorno dopo.
Genitore 1: fFglio vieni che facciamo un selfie!
Figlio: hhhh... Ma chi!? Io e te? (Disgusto)
Genitore 1: Si... IO E TE. AH. adesso che ci penso, dov'è che vuoi andare sabato?
Aspetta che rifaccio.
Figlio, vieni che facciamo un selfie.
Figlio: Che bello, vengo subito! Vuoi anche che ti abbracci?
Visto? È facile.
O come dicono gli americani: Easy-peasy
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