Certi giorni è più facile, altri meno.
Quando ti senti ancora estranea nonostante i 3 anni di vita insieme, quando proprio non ti senti madre, che lo sai è una cosa che dipende da te, non da i
figli.
C'è un innegabile vuoto laddove ci dovrebbero essere ricordi, momenti insieme, affetto, coccole.
E tu hai il nulla.
E ora prendi ciò che puoi, costruisci, cerchi di insegnare, giochi se puoi, ascolti (molto), parli (poco).
Concedi permessi per feste, compleanni, pizzate, gite fuori porta, discoteca serale.
Sai che è tutto giusto, deve volare via, più alto che può.
...Ma è appena arrivat*!
Già. Ma va bene così, è sano così.
E poi entri in camera sua e... Improvvisamente tutta la poesia/malinconia evapora!
"Metti a posto i vestiti PER FAVORE? "
"Ma non ho tempoooooooo" (ed in effetti sono le 7.00 di mattina ci può stare).
"Ah ok, va bene, brucio tutto, che dici? " (Poi non bruci che poi devi anche ricomprarglieli).
E lo sa!
Quindi ti passa accanto, tra il sonno, lo scherno e la sfida e ti dice:
" Cerca di essere razionale: non è che ho ammazzato nessuno, sono solo 2 vestiti sulla sedia. Ce la puoi fare.
Anche perché se bruci tutto... Andiamo a fare shopping.
...Adesso che ci penso, va bene, brucia".
...
Tut-tut-tut... Linea caduta, a voi lo Studio.
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