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Ad agosto (alcuni) giudici lavorano...

 

Primi giorni di agosto, quaranta gradi all’ombra, squilla il cellulare. Un giudice ci chiama perché c’è una bimba in ospedale che attende una famiglia. Ha una “strana” sindrome. Mezz’ora dopo tre famiglie delle #MammeMatte hanno dato disponibilità.

A fine agosto la bimba è entrata ufficialmente nella “nostra grande famiglia”, una giovane donna e un giovane uomo sono diventati ufficialmente Mamma e Papà.

 

Ecco la loro testimonianza:

 

E non dite: non è per me. Sapete bene che il Signore si serve di vecchie ciabatte per farne calzari di arcangeli, e usa vecchi stracci di cucina per farne tovaglie di altare”. (Don Tonino Bello)

Farsi” famiglia accogliente, aprire il cuore, spalancare le braccia. Fare spazio dentro di sé e fuori, in casa, trasformando quella che era casetta ordinata e quieta in nido accogliente e caldo per un piccolo immenso tesoro. Preparare il cuore e il corredino, scegliere le parole giuste per raccontarlo al mondo: ciò che abbiamo desiderato, sognato, immaginato per un tempo che sembrava lunghissimo e che all’improvviso appare soltanto un training, un allenamento all’attesa, un tempo di crescita e di ricerca interiore - faticoso forse - ma necessario allo slancio del cuore. Leggere ogni appello e immaginarsi in tre, soppesare i nostri limiti e le nostre risorse, svegliarsi di notte e ripensare a quelle poche righe che descrivono un figlio in attesa, il cuore stretto e il desiderio di pancia di voler accogliere tutti, ogni bimbo ha diritto ad un amore esclusivo, ogni vita va difesa e protetta sempre.

E poi leggere quell’appello, il suo appello, e pensare all’istante “è nostra figlia!”, proporsi immediatamente senza ripensamenti, abbracciare quel che sarà perché un figlio è un dono per sempre, e qualunque sia la sfida da affrontare lo faremo insieme, insieme si può tutto come insegnano saggiamente Emilia e Karin, insieme anche la paura è meno paralizzante e la notte meno nera.

Da 21 giorni la nostra vita è totalmente trasformata e non possiamo che sentirci profondamente grati e felici con il nostro immenso tesoro qui con noi.

E allora cari aspiranti mamme e babbi matti non abbiate paura! Parlate e parlate delle vostre paure e dei vostri desideri. Parlate e parlate dei vostri dubbi e delle vostre speranze. E poi saltate! C’è una rete di protezione e c’è una famiglia allargata che vi sostiene. E c’è Qualcuno che ci tiene per mano, sempre.

Non sarà tutto facile, ma sarà tutto immensamente pieno e arricchente. La forza della vita che irrompe in tutta la sua bellezza!

 

Orgogliosi di essere anche noi “mamma e babbo matti” 

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