IL PROGETTO CONTATTO
Il progetto conTATTO si pone l'obiettivo di favorire l'adozione e l'affido eterofamiliare di tutti quei minori che, per svariate motivazioni, presentano bisogni speciali e pertanto risultano difficilmente collocabili in famiglia.
Il progetto prevede una stretta collaborazione con i Tribunali per i Minorenni dislocati sul territorio italiano, con i Centri Adozione, i Servizi sociali, gli enti che si occupano di minori in difficoltà.
L'obiettivo è attivare un canale di comunicazione diretta tra le istituzioni che hanno in carico i minori (in attesa di idonea collocazione) e le famiglie (persone singole, coppie etero e omosessuali, con figli o senza, tutte adeguatamente formate dagli enti competenti) che si rendono disponibili ad accoglierli.
La ricerca si avvale dell'utilizzo di un Database nazionale M'aMa, contenente coppie e single che hanno terminato il percorso formativo sull'affido o coppie adottive in possesso di una relazione positiva del servizio sociale competente.
Il progetto conTATTO prevede la firma di un mandato gratuito da parte dell'ente che ha in carico il minore e vuole avvalersi del progetto, nel rispetto dei ruoli e della privacy di tutti gli attori coinvolti.
Area d’intervento del progetto:
Area minori e famiglia
- Minori di difficile collocazione
- Rete di famiglie affidatarie (coppie e single) o adottive.
Analisi dei bisogni:
Da un’attenta analisi si evince la difficoltà, sul piano nazionale, di individuare famiglie (disponibili e opportunamente formate) ad accogliere alcune tipologie di minori tra cui:
- Minori in età adolescenziale;
- Minori 0-17 anni con disabilità fisiche o intellettive, problemi comportamentali o abusi subiti;
- Minori 0-17 anni con uno o più affidi o adozioni fallite;
- Due o più fratelli da collocare nello stesso nucleo familiare.
Obiettivi del progetto:
Obiettivo primario è collaborare con i Servizi sociali, i Tribunali per i minorenni o altro ente competente, per l’individuazione di famiglie disponibili a rispondere a necessità specifiche dei minori che per diverse ragioni hanno maggiori difficoltà ad essere collocati.
Le famiglie presentate da M’aMa sono tutte debitamente formate dagli enti competenti territoriali i cui riferimenti sono riportati nell’autopresentazione della famiglia.
Dovrà essere cura dell’ente che ha dato mandato all'associazione M'aMa (per la ricerca delle famiglie) di appurare la veridicità delle informazioni dichiarate dalla famiglia stessa.
Metodologia e strumenti
Metodologia di ricerca delle famiglie accoglienti:
- Utilizzo del Data base nazionale dell'associazione (costituito da famiglie opportunamente formate dagli enti competenti territoriali);
- Condivisione della ricerca con altre associazioni presenti sul territorio nazionale;
- Divulgazione di appelli specifici tramite stampa di settore o social network nel pieno rispetto della privacy del minore.
La modalità di divulgazione pone particolare attenzione al rispetto della privacy del minore e degli enti di riferimento (attraverso uso di pseudonimi, omissione di dati anagrafici e informazioni dettagliate). La scelta di questi mezzi di comunicazione permette di raggiungere e reclutare nuove e più numerose risorse presenti sul territorio nazionale, formate dai propri servizi di appartenenza ma senza un accoglienza in corso o desiderose di accogliere ancora.
L’associazione inizia la ricerca nel momento in cui riceve il mandato e la relazione sul minore (contenente il progetto in essere sul minore, il profilo del minore con le sue criticità ma anche i suoi punti di forza)
Sarà ritenuta chiusa la ricerca nel momento in cui:
- il Servizio tramite comunicazione scritta lo riterrà opportuno;
- M'aMa tramite comunicazione scritta lo riterrà opportuno;
- il Servizio procede con eventuale abbinamento.
I costi:
Il progetto è GRATUITO.
Per informazioni:
Dott.ssa Emilia Russo tel. 3317910854
Dott.ssa Karin Falconi tel. 3398322065
email: mamadallapartedeibambini@gmail.com
PRESIDENTE
conTatto si pone l’obiettivo di favorire l'adozione o l'affido eterofamiliare di tutti quei bambini che, per svariate motivazioni, presentano bisogni speciali e pertanto risultano difficilmente collocabili in famiglia.