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Lui è molto più furbo della sua malformazione cerebrale...

Avevamo da poco terminato l’istruttoria per l’adozione nazionale, un percorso vissuto bene, per nulla sofferto. Solo un po’ di difficoltà nel dover più volte spiegare, fino a giustificarci, il motivo della nostra disponibilità ad accogliere figli con disabilità.

Un’indagine normale e doverosa da parte degli operatori, ma fastidiosa per noi, perché suonava come se avessimo barrato la casella ‘bambini alieni’.

 

Al di là di questa nota stonata, tutto era andato liscio ed altrettanto liscia era la nostra vita.

Convinti come eravamo che, qualora ci fosse stato un bambino destinato a noi, ci avrebbe mandato un segno, vivevamo la nostra vita serenamente, senza patemi e senza neppure avere scaricato l’applicazione per monitorare lo stato del nostro fascicolo.

 

Una sera, nel corso di un accesso a Facebook per distrarci da una giornata impegnativa, ci siamo imbattuti in un appello di Mammematte, pubblicato sulla bacheca dell’associazione con cui avevamo frequentato il corso di preparazione all’adozione.

La descrizione di quel bimbo, affetto da una malattia genetica rara, ci aveva dato molta emozione.

Da qui la decisione di scrivere subito al contatto mail di Mammematte.

Da quel momento non siamo più stati soli. La risposta è stata immediata e la mattina successiva, in pieno fine settimana, Emilia è messa prontamente in contatto con noi.

Ha raccolto la nostra relazione, ci ha guidati e consigliati in qualsiasi momento della giornata e della notte.

Sì, perché dalla risposta a quell’appello, per due come noi, per nulla scalfiti dall’attesa, un’ora sembrava un anno.

Emilia è sempre stata al nostro fianco con una pazienza ed un affetto indescrivibili. Ci ha supportati e sopportati, ha chiarito i nostri dubbi, ci ha tranquillizzati, ha risposto alle nostre domande più stupide senza farci notare che fossero tali.

Sì, perché la lucidità, a quel punto, era del tutto svanita.

E abbiamo potuto constatare la perfezione della rete di Mammematte nel momento in cui noi continuavamo a sbagliare i destinatari delle nostre e mail ma, nonostante questo, i messaggi venivano recapitati in tempo reale ai destinatari.

La chiamata per quel bambino non è mai arrivata, perché la sua famiglia lo stava già aspettando.

 

Ma le Mammematte avevano ricevuto un’altra richiesta… e così è arrivato il nostro bambino.

Il 21 marzo, dopo neppure un mese da quella risposta, eravamo i genitori, tanto fortunati quanto indegni, di un bambino bello come il sole e furbo, molto più furbo della sua malformazione cerebrale. Stiamo imparando da lui che l’amore può tutto e che la vita è strategia. La nostra quotidianità è fatta di coccole, ironia, scoperte e stupore.

E le Mammematte, che non ci hanno mai lasciati soli, sono diventate parte integrante della nostra famiglia.

La presenza discreta ma costante di Emilia ci fa provare la sensazione di avere un Angelo sempre accanto.

 

Questa è la nostra storia, la condividiamo nella speranza che possa esservi utile.

In qualsiasi punto del vostro percorso vi troviate, credeteci sempre. Credete tanto in voi, nei vostri bambini in arrivo e nelle Mammematte.

Perché esiste quel tipo di Amore

che supera ogni barriera ed esistono quei tipi di Angeli che scendono sulla terra e ci prendono per mano.

 

Elisa e Gianluigi 

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Commenti: 1
  • #1

    Cecilia (martedì, 16 maggio 2023 22:14)

    Vorrei tanto un contatto per condividere la vostra esperienza da vicino e conoscere più dettagli del percorso