Chicche Giuridiche

Il SINE DIE ovvero L'APPARENTE TUTELA DEL GENITORE   FRAGILE NEL COLLOCAMENTO DEI FIGLI IN FINE AFFIDAMENTO MAI
Chicche Giuridiche · 31. gennaio 2024
Doverosa premessa. di Emilia Russo Nel delicato contesto del diritto minorile, è essenziale discernere con chiarezza le sfere giuridiche, psicologiche e pedagogiche che circondano la figura del minore. Il diritto minorile, la psicologia e la pedagogia costituiscono ambiti distinti, ciascuno con il proprio ruolo e contributo specifico, seppur tutte finalizzate a raggiungere "il supremo interesse del minore". Quando il giudice si trova ad affrontare questioni legate ai minori, è fondamentale...

Chicche Giuridiche · 06. gennaio 2024
di Emilia Russo Il crescente orientamento verso l'affido sine die negli ultimi anni è il riflesso di una prospettiva che pone l'accento sull'interesse superiore del minore nel mantenere legami con la propria famiglia biologica. Gli esperti che sostengono questa visione evidenziano l'importanza della continuità delle relazioni familiari per il sano sviluppo emotivo e psicologico dei bambini. La radice di questo dibattito risiede nella percezione che, in molti casi, l'allontanamento permanente...

Ricorso per la revoca del tutore. Si può?
Chicche Giuridiche · 20. dicembre 2023
In alcuni Tribunali per i minorenni è comune designare il sindaco del luogo di residenza del minore fuori famiglia nei casi in cui i genitori abbiano sospesa o sia decaduta la responsabilità genitoriale. Tuttavia, frequentemente il sindaco delega questa funzione a una persona da lui designata. La mancanza di familiarità con la materia potrebbe talvolta rendere questi tutori incapaci di adempiere in modo ottimale ai loro compiti. Che cosa significa "Tutore"? Il tutore viene nominato dal...

L'AFFIDAMENTO DEL MINORE AL SERVIZIO SOCIALE DOPO LA RIFORMA CARTABIA
Chicche Giuridiche · 18. dicembre 2023
La riforma Cartabia ha introdotto nuovo articolo 5bis all'interno della legge 4 maggio 1983 n. 184 per disciplinare l'affidamento del minore al servizio sociale: ...salvi i casi di urgenza, il minore può essere affidato ai servizi sociali solo quando si trovi in una condizione di pregiudizio che richiede l’applicazione di una misura di limitazione della responsabiltà genitoriale ex articolo 333 c.c. e gli interventi di sostegno alla famiglia previsti dall’articolo 1 della legge 184 si...

L’istituto del prosieguo amministrativo per i neodiciottenni fuori famiglia
Chicche Giuridiche · 23. novembre 2023
Il Tribunale per i Minorenni su richiesta del Servizio Sociale, può disporre un prosieguo amministrativo oltre i 18 anni attraverso l’apertura di un procedimento ex art.25 RDL 20.7.1934 n. 1404 che determina una situazione di presa in carico di tipo assistenziale fino al compimento del 21° anno di età. L’affidamento familiare, in base alla legislazione vigente, termina con un provvedimento della stessa Autorità giudiziaria minorile che lo ha disposto, valutato l’interesse del minore....

MINORI IN COMUNITÀ- Indagine della Garante per l’infanzia e per l’adolescenza 2023-
Chicche Giuridiche · 17. luglio 2023
Quanti sono i minori fuori famiglia in Italia? Da quanto tempo sono in comunità? Perchè finiscono in comunità? E in Toscana?

#Chicche #Giuridiche sull'#adozione e sull' #affido Dalla serie: il #SAPERE rende #FORTI.
Chicche Giuridiche · 26. marzo 2023
FINALMENTE arriva la tanto sospirata sentenza di adozione. FINALMENTE E’ DIVENTATO FIGLIO ANCHE PER LA LEGGE. FINALMENTE(? ;-)) Inizia la fase “cambio documenti” Rimbocchiamoci le maniche! …...E se nostro figlio ha la 104 ed un conto corrente necessario per l’accredito, da parte dell’Inps, delle prestazioni assistenziali (assegno di invalidità ed eventuale indennità di accompagnamento o di frequenza) MA il conto ha come intestazione il VECCHIO COGNOME come fare? 4 SEMPLICI PASSI.

Riflessioni M'aMa e critcità

VADEMECUM : come fare a chiedere i contributi in Toscana per i figli con disabilità, senza annegare nella burocrazia?

Parto in anonimato.  Cosa dice la legge?
Chicche Giuridiche · 12. giugno 2021
La donna che non riconosce e il neonato sono i due soggetti che la legge deve tutelare, intesi come persone distinte, ognuno con specifici diritti. La legge, quindi, consente alla madre di non riconoscere il bambino e di lasciarlo nell’ospedale in cui è nato nel più totale anonimato e con la certezza che sarà al sicuro .