Chi sono i bambini con bisogni speciali?
Bambini con problemi di salute, bambini con particolari condizioni genetiche, bambini reduci da esperienze particolarmente sfavorevoli, gruppi di fratelli, bambini “grandi”, minori che chi stessi operatori definiscono "difficilmente collocabili".
IL Percorso
L’accoglienza di bambini con esigenze speciali, non più piccolissimi o con vissuti traumatici alle spalle intimorisce molto; anche le famiglie che in cuor loro nutrono il desiderio di aprirsi a questo percorso spesso si ritraggono con l’errata convinzione che serva essere un super eroe per poter fronteggiare le sfide di questa accoglienza.
Riteniamo che “l’accoglienza speciale” sia un percorso da intraprendere con grande consapevolezza e con una conoscenza profonda dei limiti e delle risorse del proprio nucleo familiare, ma vogliamo aiutare le famiglie a comprendere che è un percorso non fatto solo di ombre e di salite, ma anche di momenti di immensa luce e di grandi soddisfazioni. Vogliamo offrire il punto di vista di chi già ha sperimentato questa accoglienza (famiglie adottive o affidatarie) e di chi da sempre lavora al fianco delle famiglie per sostenerle in tutte le fasi di questo cammino (operatori del sociale).
Il percorso prevede due giornate di lavoro.
Il tema centrale della prima giornata sarà l’accoglienza di minori con disabilità, la seconda giornata invece punterà l’attenzione sull’accoglienza di minori con esigenze particolari.
L’obiettivo finale del per0corso è quello di presentare alle famiglie un quadro realistico che tenga conto delle luci e ombre dell’accoglienza “speciale” attraverso il racconto diretto di persone che hanno vissuto o ancora stanno vivendo l’esperienza e il contributo di un professionista che sappia condurre le famiglie in un percorso di autoconsapevolezza e riconoscimento sia delle proprie risorse che dei propri limiti. Si punterà l’attenzione anche nel fornire elementi per una visione globale del minore che non si fermi alla mera analisi delle patologie ma che comprenda una valutazione funzionale che tenga conto di risorse, competenze e aspetti emotivo – affettivi.
La metodologia utilizzata sarà molto attiva e coinvolgente, oltre ai contributi teorici, vengono proposti filmati, discussione in sotto gruppi, esercitazioni, e soprattutto testimonianze.
In sintesi il percorso toccherà
i seguenti punti:
- Quadro descrittivo del minore special need. Chi sono? Quali le loro storie? Quali le problematiche più frequenti?
- L’accoglienza speciale: luci e ombre
- Accoglienza: affido, adozione, affido sine die
- La famiglia accogliente: analisi di potenzialità e limiti per comprendere a quale accoglienza si sia realmente pronti.
- Lo stato emotivo positivo: come sviluppare la resilienza di fronte alle difficoltà
- Testimonianze di affidi o adozioni di bambini con bisogni speciali di genitori che hanno accolto tramite il nostro progetto conTATTO.
(E’ possibile concentrare le due giornate di lavoro in un’unica giornata formativa,
ove si rendesse necessario)
CONCLUSIONE
Alla base di ogni nostra proposta vi è la profonda convinzione che un percorso di accoglienza non possa essere intrapreso in solitudine, ma che debba necessariamente inserirsi in un sistema di supporto formato da famiglie con esperienze simili e da professionisti disponibili nei momenti di maggiore criticità; ogni passaggio deve essere accompagnato, dalla scelta dell’accoglienza, passando per l’inserimento arrivando alla gestione della quotidianità con il minore inserito.
La condivisione, una rete solida a cui affidarsi, la possibilità di confrontarsi con chi ha vissuti simili ai nostri fanno aumentare in modo significativo le possibilità di pieno successo del percorso affinché sia vissuto in modo positivo sia dal minore che dalla famiglia.
Il lavoro che proponiamo prosegue dunque, nelle diverse fasi del percorso, attraverso diversi tipi di supporto alla famiglia accogliente.
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